Volpi: “Una Toano da riscoprire”

Anche questa estate, seppure sarà aperta la possibilità di spostarsi tra le regioni italiane, vedrà con ogni probabilità confermato l’interesse per il turismo di prossimità e per la riscoperta di mete non troppo affollate, ma che hanno un alto valore artistico, culturale, ambientale e paesaggistico. “Il territorio di Toano – afferma il Sindaco Vincenzo Volpi – ha delle attrattive di assoluto rilievo che può giocarsi anche a livello nazionale. Un esempio è la Via matildica del Volto Santo: è un percorso devozionale inserito nelle mappe europee, da Mantova a Lucca, e Toano è in un punto centrale. Attraversa tutto il nostro territorio da nord a sud, toccando Cavola, Stiano, Corneto, Manno, Monzone, Quara, fino al Ponte di Cà di Gnano: alcuni dei nostri borghi più belli. E nel centro, sopra al capoluogo, si arriva alla Pieve di Santa Maria in Castello, dove gli scavi archeologici hanno rinvenuto testimonianze del ruolo preminente di questa chiesa nella via Matildica”. Una chiesa, la Pieve romanica di Toano, che rappresenta forse il monumento più conosciuto e iconico del territorio: “Il primo atto ufficiale – prosegue Volpi – che ne documenta l’esistenza è un diploma dell’Imperatore Ottone II, emanato il 14 ottobre 980. Ma con ogni probabilità la chiesa esisteva già da tempo. Era parte di un complesso fortificato, di cui tre campagne di scavi archeologici negli ultimi anni hanno portato alla luce molti aspetti interessanti, tanto che si è deciso di mantenere alcuni di questi scavi scoperti e realizzare un piccolo parco archeologico. Anche le borgate toanesi hanno eccellenze architettoniche e artistiche di tutto rispetto, a partire dalle opere legate alla famiglia Ceccati, attiva tra il 1500 e il 1700. Maestri nell’intaglio del legno e nella scultura della pietra, hanno lasciato importantissime testimonianze in diverse frazioni, a partire dal loro paese di Corneto. Qui è nato il Centro Studi dove si può visitare una mostra fotografica permanente dedicata alle loro opere. Il percorso organizzato all’interno del museo rispecchia l’itinerario che si può compiere sul territorio, a partire dal campanile che sovrasta la sede del centro, per toccare tutti i borghi dove sono ubicate le altre principali opere. A Cavola ad esempio se ne trovano nell’architettura della Chiesa Parrocchiale e soprattutto nell’oratorio della Madonna della Neve, al cui interno si può apprezzare lo stupendo altare ligneo, opera del più famoso artista di questa stirpe, Francesco Domenico. Conclude il Sindaco Volpi: “Attendiamo i turisti che potranno usufruire degli ottimi servizi di alto livello che offre il territorio toanese: dalla ristorazione alla ricettività alberghiera, fino alla piscina del capoluogo, che la scorsa estate ha visto il completamento di una importante ristrutturazione, che l’ha resa più bella e accogliente. Attendiamo quindi visitatori e turisti a braccia aperte”.