Sindaco Giuseppe Daviddi, il comune di Casalgrande ha messo in campo una serie di iniziative e servizi per aiutare la popolazione e il commercio in tempo di Covid. L’ultima in ordine di tempo è #localesicuro: di cosa si tratta? “È un’azione di informazione ed educazione sulle regole anticovid, mirata al rispetto delle regole nei locali come bar e ristoranti, realizzata dal comune di Casalgrande in accordo con le associazioni ‘Il Campanone’, Vos (Volontari della sicurezza), Anc (Associazione nazionale Carabinieri) e Guardie giurate ecologiche volontarie. I volontari sono presenti sul territorio per segnalare i comportamenti scorretti come mancato utilizzo di mascherina, assembramenti, mancata igienizzazione delle mani. Abbiamo chiesto alle associazioni di volontariato di aiutarci a svolgere questa attività che mette insieme, prevenzione, educazione e controllo della situazione. Vogliamo contenere la diffusione del virus, per salvaguardare la salute pubblica e per cercare di tenere aperti, nei limiti delle regole antivirus, i nostri bar e ristoranti”. Qual è lo spirito dell’iniziativa? “Non si tratta di sostituire le forze dell’ordine: vogliamo segnalare al singolo cittadino o esercente se si stia comportando in modo corretto o no. Riteniamo ingiusto che tutte le attività debbano chiudere, solo perché alcuni singoli esercenti non si allineano alle regole: questo servizio va quindi anche a garanzia di tutti gli esercenti che si comportano bene. Attualmente a Casalgrande non siamo in una situazione di emergenza e per questo pensiamo che si dovrebbe valutare, una volta messe in piedi queste attività di monitoraggio, che il comune di Casalgrande possa restare zona gialla anche in un contesto di Regione Arancione”. Tra i progetti che sono destinati a caratterizzare l’amministrazione dei prossimi anni, c’è anche il progetto di modifica della raccolta rifiuti. Di cosa si tratta? “Vogliamo un nuovo modello di raccolta rifiuti per aumentare il riciclo e diminuirne i costi. Sono questi i punti forti della proposta che come Comune di Casalgrande abbiamo avanzato ad Atersir. Dopo lo stop all’estensione del porta a porta, l’amministrazione non si è fermata: sono stati analizzati diversi sistemi, valutando ‘sul campo’ la loro applicazione nei comuni proponenti (ad esempio a La Spezia). Questo lavoro ha avuto il suo coronamento nella proposta di un nuovo modello incentrato sulla raccolta stradale, con Ecoisole ‘smart’ e cinque frazioni di recupero materiali. Sul territorio verrebbero allestite 130 batterie di cassonetti intelligenti, pronte a ricevere i rifiuti con un sistema di riconoscimento dell’utente (attraverso tessera individuale). Il fine è quello di attribuire a ciascuno le quantità conferite e poter calibrare la tariffa in modo puntuale”. Cosa cambierebbe per i cittadini? “Il nuovo sistema supererebbe il modello del porta a porta per mettere al centro un nuovo tipo di cassonetto stradale: in questo modo, si eliminerebbero tutti i disagi derivanti dall’esposizione dei rifiuti ad orari e giorni prestabiliti. Come col porta a porta si arriverebbe alla tariffazione puntuale, ma nel nostro modello si raccoglierebbero tutte le tipologie di materiali, non solo organico ed indifferenziato. Il nuovo sistema mette insieme responsabilità, igiene, maggiore decoro urbano e controlli. Infatti, per contrastare l’abbandono dei rifiuti verranno installate delle telecamere che controlleranno il corretto conferimento. Tutti questi elementi verrebbero enfatizzati dal nuovo modello, che dove applicato, ha ottenuto risultati importanti”. Può farci un esempio? “Nella città di La Spezia, servita dal porta-porta sino al 2017, le zone servite dal sistema a ecoisole stanno progressivamente aumentando dal 2018 al 2020, fino a coprire attualmente 2/3 delle utenze: dal 2018 al 2020, si è passati dal 67,6 al 75,1% di raccolta differenziata. Un valore in linea con gli obiettivi fissati in Emilia Romagna dal Piano d’Ambito e dal Piano regionale Rifiuti”. Cosa accadrà da qui in avanti, sul percorso che potrebbe portare alla nuova raccolta differenziata? “La proposta avanzata dal comune di Casalgrande ad Atersir verrà analizzata in sede di aggiornamento del Piano d’Ambito, che il consiglio locale di Reggio Emilia ha richiesto ad Atersir. Un aggiornamento che dovrà avvenire entro il 2021, in vista della definizione dei capitolati del nuovo appalto di gara del servizio. L’auspicio è che la proposta possa essere accolta per andare oltre il modello porta a porta che, dopo anni di applicazione, mostra diversi difetti. Con il sistema ad ecoisole daremmo alla collettività un servizio più comodo, con un risultato uguale o maggiore del porta a porta in termini di differenziata e con un risparmio di costi per i cittadini”. Per quanto riguarda l’area del welfare, avete appena lanciato un progetto che riguarda le persone con disabilità: qual è l’obiettivo? “Vogliamo valutare i bisogni effettivi delle persone con disabilità per giungere alla costruzione di un Centro diurno o residenziale ad esse destinato. L’indagine, proposta dal Comune di Casalgrande, sarà effettuata sul territorio dell’Unione Tresinaro Secchia dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi. Lo scopo è quello di fornire una fotografia aggiornata del fabbisogno di luoghi d’accoglienza nell’ambito dell’Unione, per arrivare ad un progetto che tenga conto delle reali necessità di tutti”. Cosa prevede questo progetto? “Sarà utilizzato il metodo del coinvolgimento: il percorso vedrà protagonisti sia i Servizi sociali che le famiglie delle persone con disabilità e il lavoro si snoderà in sei mesi che vedranno il susseguirsi di riunioni, interviste e analisi, da cui far emergere il contesto a cui dare risposte e sollievo. La struttura, che sarà il coronamento di questo percorso, nascerà a Casalgrande sul terreno donato da privati alla comunità, proprio per iniziative di questo tipo. La raccolta dei dati avverrà tramite focus group, questionari e colloqui individuali, con l’obiettivo di individuare le priorità su cui è più urgente intervenire. A fine percorso sarà realizzato un progetto che verrà sottoposto ai vertici del Comune e degli enti coinvolti”.