Sono tre le regole d’oro per avere salute e benessere: muoversi, muoversi, muoversi. Lo garantisce Michela Aielli, fisiorerapista libera professionista esperta di benessere muscolo scheletrico, che esercita a Parma presso Sparta Physio Lab (michela.aielli@gmail.com Canale Telegram: https://t.me/michela_fisioterapista)
Dottoressa Aielli, qual è la ricetta per rimettersi in salute e raggiungere il benessere fisico dopo questo anno abbondante di pandemia che ci ha limitati nel fare attività fisica?
“Durante il lockdown dell’anno scorso e in questi ultimi mesi di zone rosse e arancioni sono nate tante opportunità nel mondo web: si trovano letteralmente migliaia di corsi on line. Il mio consiglio è di sperimentare, perché per quanto riguarda la salute di articolazioni, tendini e muscoli, il movimento è fondamentale. Se lasci ferma un’auto sei mesi, la trovi con la batteria scarica e con le gomme sgonfie, così i nostri tessuti sono fatti per fare movimento e vengono rinnovati costantemente se vengono stimolati meccanicamente. Il movimento stimola il circolo sanguigno ed il circolo linfatico: uno nutre i tessuti, l’altro smaltisce le sostanze tossiche prodotte dallo stress, anche psicologico. Cortisolo, adrenalina e altre sostanze legate allo stress aumentano il grado di infiammazione dell’organismo, per questo è importante smaltirle. Consiglio anche a tutti la lettura del libro “Perché alle zebre non viene l’ulcera” di Robert Sapolsky: la zebra è un mammifero come noi, quando vede un leone prova paura, uno stress che prepara il suo organismo a scappare o a lottare, quindi a muoversi. Le paure psicologiche che viviamo quotidianamente nella nostra società ci portano molto stress e anche il nostro organismo si prepara al movimento ma, al contrario della zebra, ci buttiamo sul letto o non ci muoviamo a sufficienza e quindi accumuliamo “stress” nei nostri tessuti. Siamo programmati per fare attività fisica con costanza, è fondamentale per il nostro benessere.”
Abbiamo passato la maggior parte di questo ultimo anno sul divano, oppure seduti a casa, in smart working: quali sono i consigli per curare gli inevitabili danni da postura?
“I danni maggiori sono quelli alla schiena. La letteratura scientifica è molto chiara sul da farsi. Tra yoga, pilates o attività aerobiche lo sa qual è quella che ha un risultato migliore? Quella che ci piace di più! Sembra un paradosso, ma è così: il beneficio dato dall’esercizio fisico arriva quando viene praticato con costanza, per questo dobbiamo trovare quello che ci piace di più e farlo entrare nella routine della nostra vita. La motivazione è fondamentale per essere costanti, che si pratichi la corsa, il nuoto o addirittura il ballo. Bisogna iniziare gradualmente, ascoltando i nostri dolori, ovvero il modo di comunicare del nostro corpo, chiedendo consulenza a personal trainer o fisioterapisti in caso siano presenti delle patologie. Ad esempio, in caso di ernia lombare, è opportuno chiedere consigli per capire i movimenti che inizialmente sarà meglio evitare a vantaggio di altri più idonei. Il mio compito, come fisioterapista, è quello di personalizzare l’attività, ci sono persone ed età per le quali il movimento va costruito su misura”.
Qual è l’errore più comune che si commette approcciandosi all’attività fisica?
“Esagerare. Generalmente dopo un’attività eccessiva o sbagliata, rispetto alla nostra età o al nostro stato di forma, il nostro corpo ci manda dei segnali. A 20 anni il corpo perdona un po’ tutto, a 40 dobbiamo ricordarci che non ne abbiamo più 20, mentre a 60 i tessuti si adattano ancora agli allenamenti, ma hanno bisogno di più tempo di recupero, di maggiore gradualità. I dolori, in questo senso, vanno ascoltati e non sedati con antinfiammatori: i farmaci non curano, ma coprono un sintomo che invece dobbiamo imparare ad ascoltare come un messaggio dal nostro corpo”.
Cosa consiglia a chi ricomincia oggi a rimettersi in movimento e non ha più vent’anni?
“Per la prima settimana di fare mezz’ora di camminata veloce un giorno sì e uno no, la seconda di alternare camminata e corsa. Ci sono un sacco di tutorial anche su internet: il suggerimento è di trovare un professionista serio e di ascoltare i suoi consigli. La sedentarietà porta enormi danni all’apparato muscolo scheletrico: arrivano da me persone con problemi magari alle spalle che sono stupiti del dolore perché; mi dicono, ‘non ho fatto nessun movimento’. Ma il problema sorge proprio perché si è stati fermi: la sedentarietà uccide il tessuto perché non ne produce di nuovo, il movimento lo rinnova. La ricetta per il benessere, da questo punto di vista, è molto semplice”.