Gentile: “Motori d’epoca, business del cuore”

“Si tratta di un mercato che vive di passioni, più che di razionalità. Ma è un mercato in grande crescita, che muove un business notevole, nel quale però bisogna muoversi con cautela. Magari affidandosi al parere di un esperto, per evitare brutte sorprese, come quelle capitate ad un famoso cantante emiliano…”.
A mostrarci la fotografia del mercato dei motori d’epoca è un vero esperto del settore. Rosario Gentile è amministratore e fondatore della Star Holding Autoservice srl di Parma (info@starholdingsrl.com). Specializzati in riparazione multiservice di due e quattro ruote, hanno una divisione specifica dedicata ad auto e moto d’epoca, un business che non accenna a diminuire.
“Il mercato di auto e moto d’epoca è in grande crescita perché è il momento migliore per acquistare. In realtà con il Covid c’era stata una contrazione, ma adesso è ripartito soprattutto il mercato dei ripristini e dei restauri. In particolare vedo grande interesse da parte degli imprenditori che stanno ripristinando le auto che avevano i loro genitori, forse nel tentativo di ritrovare o almeno ripercorrere la loro infanzia, la loro gioventù”.
Ma quali sono le marche che oggi valgono di più sul mercato? Attenzione se avete in casa una vecchia Alfa appartenuta al papà o al nonno, potreste possedere un piccolo tesoro senza saperlo: “La Alfa sono cresciute tantissimo a livello di quotazione negli ultimi anni – ci conferma Gentile – e lo dimostra il fatto che ho tanti clienti che movimentano tantissime Alfa, qualsiasi sia il modello. Forse, dall’altro lato, metto le Jaguar, che interessano molto meno dalle nostre parti. Di recente ho ripristinato una XK8 cabrio, ma era un caso: il figlio 26enne ha deciso di ripristinare l’auto appartenuta al papà, e qui torniamo al discorso di prima del recupero dell’infanzia, non tanto ad una scelta di mercato. Con il centenario della Guzzi, invece, si sono mossi anche molti fan del celebre marchio. I fan della Guzzi sono appassionati e prestigiosi, il centenario ha dato una notevole spinta al business in questo senso. Mentre per quanto riguarda altri due marchi italiani noti nel mondo, Vespa e Lambretta, il mercato è praticamente fermo: negli ultimi sette, otto anni c’è stato un boom talmente forte di richieste che praticamente non se ne trovano più sul mercato, se non aprezzi inaffrontabili”.
Ma quanto può durare ancora un mercato che si nutre di modelli già prodotti che tendono, fatalmente, a scomparire? Gentile è ottimista: “Sono convinto che il mercato d’epoca non morirà mai, anche se la nuova generazione mi fa venire qualche dubbio. Se guardo mio figlio, ai suoi interessi, faccio fatica a credere che possa interessarsi a questa passione, e che questo mercato che non possa morire. Però so cosa si deve fare oggi per tenerlo vivo: avvicinarsi con attenzione a questo mondo e affidarsi a degli esperti di fiducia. Solo l’esperto vede, ad esempio, la reale diffusione della ruggine sulla carrozzeria. C’è un famosissimo cantante emiliano che si è rivolto a noi perché la Cadillac d’epoca che aveva comperato aveva un difetto alla portiera, che non si chiudeva correttamente. Ad una prima occhiata sembrava un’auto perfetta, invece era praticamente da buttare via. Bisogna fare attenzione, perché si rischia di sprecare un sacco di soldi”.
Ma anche chi vive nel mercato dei motori d’epoca ha dei sogni nel cassetto, e Gentile non fa eccezione: “L’auto più prestigiosa che ho restaurato è una Cadillac del 1948, arrivata direttamente da Dallas. In America i costruttori d’auto erano avanti anni luce sin da allora. Ma il mio sogno è di restaurare una Mercedes ali di gabbiano, cosa che ad oggi non mi è purtroppo ancora capitata di fare. Ma il mio sogno vero, che è anche un caloroso consiglio, è che chiunque abbia un pezzo d’epoca decida di tenerlo il più mantenuto possibile, di trattarlo come un figlio. Perché è parte della nostra storia”.